Molte donne si crogiolano davanti al commento “sembri così giovane!”, tranne Jeni. Perché? Perché lei è giovane... troppo giovane per essere mamma di una bambina di sei anni. Quando Jeni entra nella classe d’asilo di sua figlia, si sente fuori posto con tutte quelle altre mamme, molte delle quali sono più di un decennio più grandi di lei. “So che Dio mi ha perdonato per il mio peccato sessuale, ma come posso sbarazzarmi della vergogna quando dovunque io vada devo sempre spiegare che ho avuto un figlio quando avevo solo quindici anni? Non voglio sempre pensare a mia figlia come promemoria del mio peccato!”
Proprio come Jeni, tutti noi abbiamo questi promemoria delle nostre decisioni insensate e peccaminose del nostro passato. Relazioni spezzate, cicatrici fisiche ed emotive e persone troppo desiderose di ricordarci dei nostri fallimenti, risvegliando vergogna. Tra tutti gli uomini di Dio nella storia, è difficile pensare a qualcuno che possa identificarsi con tutto questo più del Re Davide. Egli ha vissuto una vita devota - con un breve periodo di ribellione, adulterio, inganno e omicidio. A causa del suo peccato, Davide, la sua famiglia e perfino la nazione di Israele hanno dovuto sopportare le conseguenze per generazioni. Che vergogna! Eppure, Davide sembra aver trovato un modo per superare questo fardello:
Beato l'uomo a cui la trasgressione è perdonata, e il cui peccato è coperto!
Beato l'uomo a cui il Signore non imputa l'iniquità e nel cui spirito non c'è inganno! Finché ho taciuto, le mie ossa si consumavano tra i lamenti che facevo tutto il giorno. Poiché giorno e notte la tua mano si appesantiva su di me, il mio vigore inaridiva come per arsura d'estate. [Pausa] Davanti a te ho ammesso il mio peccato, non ho taciuto la mia iniquità. Ho detto: «Confesserò le mie trasgressioni al SIGNORE», e tu hai perdonato l'iniquità del mio peccato.
Salmi 32:1-5 NR
Come ha fatto Davide a dichiarare questa libertà anche quando continuava a vedere le conseguenze del suo peccato intorno a lui? Se Dio mi permetterà di registrare le interviste di Java con Juli in cielo, sicuramente farò a Davide questa domanda! Ma per ora, ecco come penso che Davide possa guidarci nella libertà che lui stesso ha sperimentato.
Ricorda la più grande conseguenza del peccato
Davide aveva una comprensione del suo peccato che pochi di noi possono afferrare.
Nel Salmo 51, lui dice a Dio “contro Te, e solo Te, io ho peccato”. Il peccato di Davide ha certamente avuto un impatto su Bathsheba, Uriah e molti altri, dunque perché Davide fa questa dichiarazione? A motivo della sua intima relazione con Dio, Davide sperimenta il tormento della sua comunione spezzata con il Suo Creatore e Salvatore. Davide poteva sopportare tutto, tranne l’assenza di Dio nella sua vita.
Ci facciamo prendere dalla nostra realtà terrena, quindi è difficile capire il peso di una relazione spezzata con Dio. Proprio come Jeni, siamo più preoccupati del giudizio della gente mentre ignoriamo l’unica e sola opinione che conta: quella di Dio.
La notizia che Davide potesse essere così vicino a Dio come mai lo era stato, che i suoi peccati non sarebbero mai stati contati contro di lui, rese Davide entusiasta di gioia. Indubbiamente Davide aveva persone nella sua vita che continuamente gli ricordavano della sua colpa, ma Davide non si soffermava su ciò. Lui sapeva che era libero dalle eterne conseguenze del suo peccato. Quell’incredibile notizia era sufficiente ad aiutarlo a sopportare il promemoria terreno del suo passato.
Questo può essere vero anche per me e per te. Noi non possiamo cancellare la nostra vergogna cercando di non pensarci o attraverso dialoghi interiori positivi. L’unico modo per essere liberi dal peso del peccato è metterlo su Gesù. Possiamo dire con franchezza come fece Davide “e Tu hai perdonato l’iniquità del mio peccato”.
Considera le conseguenze come un segno della misericordia di Dio, non come una punizione.
Quando comprendiamo che siamo veramente perdonati, il promemoria tangibile del nostro peccato può assumere un significato diverso.
Invece di far risorgere la vergogna, questi possono effettivamente essere testimonianze viventi di come Dio non consideri più "il nostro peccato contro di noi" (2 Corinzi 5:19)
Io ho un'amica a cui è stato diagnosticato un tumore potenzialmente letale all’inizio dei suoi trent’anni. Abili chirurghi tolsero il tumore e le aree circostanti per salvare la vita di questa donna. Oggi lei è libera dal cancro, ma profonde cicatrici sono ancora molto evidenti sul suo collo e sul suo petto. Questa donna può guardare le sue ferite come un difetto fisico oppure come un promemoria giornaliero di come la sua vita è stata risparmiata.
Lo stesso vale per noi. Quando i ricordi di fallimenti passati o accuse dolorose tirano fuori la vergogna, io posso rispondere con lode “Dio, ero morto nel mio peccato, ma Tu mi hai dato nuova vita!” Le conseguenze del peccato possono ricordarci dei nostri fallimenti passati, ma guardiamoli alla luce della guarigione del nostro Grande Medico.
Invita Dio ad andare in attacco.
Satana ci dice che non ci saranno conseguenze prima di peccare, ma poi dopo aver peccato ci ricorderà per sempre di quelle conseguenze. Lui è ingannatore e successivamente accusatore.
Combattere accuse di vergogna può andare oltre la "difesa" di confutare le bugie di Satana. Possiamo andare in “attacco” quando invitiamo Dio a riscattare effettivamente le conseguenze. Ciò che Satana vuole per il male, Dio lo può usare per un bene immenso!
Salomone era figlio di Davide e Bathsheba. Dio chiama Salomone "Jedediah" che significa “amico di Dio”. In questo contesto mi viene in mente la figlia di Jeni. La sua vita non è una maledizione, ma una benedizione, anche se è stata concepita in una relazione peccaminosa. Il potere più grande di Dio contro Satana è trasformare la più grande vergogna in benedizione.
Dio può redimere qualunque conseguenza di peccato - anche peccati veramente orribili come malattie sessualmente trasmissibili o l’etichetta del maniaco sessuale. Come? Quando raccontiamo le nostre storie per dare speranza agli altri. Migliaia di ministri cristiani sono stati formati da ceneri di vite distrutte. I portavoce più efficaci di Dio sono quelli che, come Paolo, possono dire: "Dio ha salvato me, il capo dei peccatori, e Lui può salvare anche te!" Paolo in realtà vantava il suo peccato passato e la debolezza in modo che le persone potessero vedere il potere di Dio al lavoro in lui.
Amico mio. Non lasciare che il nemico vinca trattenendoti nella vergogna. Proprio come Davide, confessa il tuo peccato al Signore e poi credi nella verità che Lui non ne terrà più conto. Permetti a Dio di usare la tua storia come arma contro il nemico, avvisando gli altri sul dolore del peccato, ma anche sulla libertà di un grande Dio che perdona.
Autore: Dr. Juli Slattery
Data di pubblicazione: 28 Agosto 2019
© Il materiale di Authentic Intimacy è di esclusiva proprietà di Authentic Intimacy ed è protetto da copyright. Authentic Intimacy si riserva tutti i diritti di utilizzo e distribuzione di questo materiale. Tale materiale rimane di proprietà esclusiva di Authentic Intimacy. L'Utente Finale non acquisisce alcuna proprietà, diritto o titolo di alcun genere su tutto o parte del materiale di Authentic Intimacy.
https://www.authenticintimacy.com/shame-doesnt-have-the-final-word/
Aggiungi commento
Commenti